prima riga H C OPUS
terza riga: R.R MASIDA
Iscrizione esistente ancora nella Fontana di Murù (rione di Toneri) e riportante il nome del parroco Giuseppe Massidda e l’anno di costruzione 1762. Ha le dimensioni di m. 0,32 x 0,37 circa.
Le nostre
osservazioni non vanno molto più in là degli studi condotti dal Bonu, eccezione
fatta per lo scioglimento delle abbreviazioni segnalate nella prime due righe
dove H C sta per H(O)C e FA.M per FA(CTU)M.
La frase latina HOC
OPUS FACTUM ANNO 1762 assumerebbe quindi il seguente significato: Questo
lavoro è stato eseguito nell’anno 1762.
Il tondo definito tra
i punti medi delle prime due righe rimanda inequivocabilmente al noto cristogramma
di San Bernardino IHS, acronimo di IESUS HOMINUM SALVATOR.
D’accordo con il
Bonu per la decifrazione della riga, la terza, che evidenzia chiaramente il
cognome del parroco Giuseppe Massidda, R(ecto)r Masida, sacerdote
originario del comune di Seneghe (1). Questa espressione definita al nominativo
può sembrare di senso compiuto come lo è il trigramma definito in alto alla
stele ma può fungere da soggetto per il prosieguo delle righe successive.
É di difficile comprensione il
contenuto della quarta riga dove i segni e le lettere, espressi con numeri complessi,
facenti riferimento a scansioni temporali o a misure finanziare o agrarie, sembrano
richiamare una data, un importo o qualcos’altro.
Le ultime due righe,
secondo l’interpretazione del Bonu, fanno riferimento ad un cognome (Garau),
seguito da un segno a forma di ellisse schiacciata e dalla abbreviazione CO, e
a due nomi (Francesco e Diego), forse i finanziatori dell’opera.
A nostro avviso
riteniamo che Diego non faccia parte del testo in quanto il contenuto
epigrafico della stele è interamente vergato in latino. Se il lapicida avesse
voluto riportare tale nome si sarebbe servito della variante Didaco, sia per il
dativo che per l’ablativo.
Stesso discorso vale anche per la congiunzione
spagnola Y. Presumo quindi che l’ultima riga faccia riferimento ad una sola
persona dal doppio nome Franciscus Ignatius?, (Francisco Ignatio, nell’accezione
valida per i casi al dativo e all’ablativo). Ciò che ci conforta è che nel
registro dei cresimati del 1743 rileviamo a Toneri il nominativo di una persona
chiamata Garau Francesco Ignazio. É il genitore di Paola e Caterina, due bambine
confermate in tale anno dall’arcivescovo Vincenzo Vico.
Per la soluzione
dell’enigma proposto nel presente servizio si accetta, anche attraverso i
social, il contributo di chicchessia.
Una curiosità sul
nome della fontana del rione di Toneri. É giusto dire Morù o Murù?
Note:
1)
Il parroco Massidda, nelle veci di padrino di Salvatore
Angelo Mura, figlio di Pietro e di Tomasa Deiana, è così segnalato nel registro
dei confermati del 1743: Padrino el Reverendo Rector de Tonara Joseph
Massidda natural de Senegui.
Di detto sacerdote, rettore della
parrocchia tonarese dal 1742 al 1769, si hanno pochi riferimenti storici.
Stando alle ricerche eseguite sui libri parrocchiali tonaresi depositati presso
l’archivio storico diocesano di Oristano rileviamo poche segnalazioni. Assenti
le sue notazioni nel registro dei morti e poco frequenti quelle relative alle celebrazioni
matrimoniali. Ha unito in matrimonio nel tempo decorrente dal 12 giugno del
1757 al 25 novembre del 1765 appena quattro coppie di sposi. Riportiamo per
intero il contratto stipulato da Pietro Corriga e Rosa Garau e firmato dal
Massidda:
Anno 1765
Nozze Corriga-Garau
En los veinte, y sinco de 9mbre de mil sietesientos sessanta, y sinco yo
infrascripto haviendo tomado el consentimiento de los contrahentes, y hechas
las admonestaciones canonicas en los dias 22, y 29 de 7mbre, y en 6 de Octubre
al Offertorio de la Missa cantada, no haviendo resultado impedimento en
contrario, ni de cohabitacion, siendo del mesmo lugar, no haviendo morado
fuera, teniendo la edad de contraher, y sabiendo la doctrina cristiana, assistì
al matrimonio, que por palabras de presente contraxeron con licenzia
dell’Illustre Señor Pro Vicario General su data en Oristan en 13 de 7mbre del
presente año el Notario Pedro Admirable Corriga, y Rosa Garao solteros
de la presente villa , y el mismo dia recibieron las benediciones Nupciales in facie Ecclesiae siendo
presentes por testigos Juan Angel Garao, y Antiogo Orrù
in quorum fidem
R(ecto)r Joseph Massidda
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