Memorie tonaresi in pratza manna

lunedì 26 ottobre 2020

Stele di Santa Nosta

 

   



   Concordo pienamente con quanto asserisce la ricercatrice di Storia medievale Olivetta Schena sul periodo interessato alla posa in opera della lapide sulla facciata della chiesa in stile gotico di Santa Anastasia. Vedi pagine 65 e 66 del lavoro su Tonara di Camboni-Lallai del 1992.

   Per quanto riguarda la decifrazione del contenuto, espresso sulla sinistra della lapide, dissento solamente per:

a)      la definizione del trigramma IHS confuso con IBS

b)      il giusto titolo professionale MAIOR anziché Mastro

c)      il nome BALTASAR da preferire a BATTISTA SAU.

   Preciso, al riguardo dell’ultima osservazione, che dei 111 battezzati della fine del Cinquecento e dei 1072 del primo ventennio del Seicento (1600-1616) non viene mai segnalato il casato dei Sau. Detto cognome compare la prima volta nel 1601 nelle vesti della genitrice della neonata Catalina Pira. Il suo nome è Antonia. Vedi certificazione battesimale nel Volume Sesto delle mie Memorie storiche; lavoro depositato negli archivi della parrocchia e della biblioteca comunale di Tonara.

   Il contenuto espresso sulla fascia laterale sinistra, procedendo dall’alto verso il basso, risulta così definito:

IHS (IESUS HOMINUM SALVATOR

MOR (abbreviazione di MAJOR=MAJOR DE VILA)

BALTASAR (Baldassarre)

ME

FECIT

   Molto illuminante il “ME FECIT” indicato dalla Schena. É la chiesa di Santa Anastasia che, in prima persona, riferisce dell’incarico ricevuto dal major de vila Baldassarre a riedificare o ristrutturare il luogo di culto.

   Se il periodo coincide con quello indicato dalla ricercatrice, oggi professoressa associata, possiamo affermare che la persona segnalata sulla lapide ha per cognome Virdes, un don della fine del Cinquecento. Nella certificazione presentata al termine di questo servizio, il nostro Baltasar, testimone di nozze, è qualificato con il titolo onorifico di Donnu. Niente ci impedisce di pensare che il medesimo abbia rivestito la carica di sindaco del paese in altra data.

   Ancora qualche notazione per segnalare che sono ancora oscuri i messaggi riportati in alto, in basso e sulla fascia destra. Non sarebbe male poter disporre di qualche nuova fotografia del reperto  citato.

   Per quanto riguarda la data mi sembra di poter leggere in basso a destra l’anno 1577. Ma è tutto da verificare.

 

Nozze Devila-Craba

25 febbraio 1580

   Andria Devila y Antona Craba son estados exposados per mi Ant(oni)o Pisano prevera y curat de dita v(il)a de Tonara @ 25 del mes de febrer en la iglesia parochial de Santa Anastasia,

fetas las solitas admonisions conforme la horde del Sacro Consili Tridentino y

aiuntada la major part del poble de dita vila y

creduts per testimonis donu Ant(oni)o Virdes y donu Baltasaro Virdes y m(astr)o Fran(cis)co Todde y m(astr)o Petru Pau Dearca y mossen Pera Dearca prevera de dita vila.

Ant. 


Servizio curato da Giovanni Mura il 25 ottobre 2020.

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